lunedì 26 marzo 2018

Krav Maga in pillole parte 14

Il Krav Maga può risultare, per via del suo aspetto "sporco", poco più che una rissa da strada. In realtà i principi su cui si basa ad esempio nello sferrare pugni, colpi di palmo, ginocchiate o nei metodi evasivi che consentono di liberarsi da una stretta o evitare un attacco, provengono da differenti discipline sia occidentali che orientali. Estrapolando da esse tali elementi, e semplificandoli al fine di mantenere unicamente il fulcro della tecnica, il Krav Maga può risultare tanto semplice e pratico da richiedere poche lezioni per essere appreso ( eccezion fatta se invece si desidera intraprendere un percorso finalizzato al conseguimento di gradi e riconoscimenti ).
Infine ruolo chiave gioca il saper indirizzare correttamente gli attacchi appresi alle cosiddette "zone vulnerabili" del corpo umano, considerato illegale colpire nei semplici sport da combattimento. Ciò permette di avere ragione anche di avversari più prestanti di noi.
Il Krav Maga non insegna a competere con un altro individuo, ma bensì a sopravvivere per strada in contesti di pericolo.
Il Krav Maga non è sport, è sopravvivenza allo stato puro in cui ultimo elemento chiave e importante gioca anche la valutazione dello scenario e l'utilizzo di oggetti di fortuna come armi, da una semplice bottiglietta d'acqua a un bastone, una borsetta o altro.
Esso è inoltre caratterizzato, per via della sua origine, da una marcata impronta militaresca che impone uno status di costante vigilanza al fine d'essere pronti a un eventuale azione.
Il Krav Maga è la soluzione sporca a situazioni di vita o di morte.
Il Krav Maga è forza e tempestività.
Il Krav Maga è un arma.