martedì 2 gennaio 2018

Hung Gar

HUNG GAR: ARTIGLIO DELLA TIGRE

Una delle tecniche più caratteristiche dello stile Hung gar è l'uso della mano in un modo molto particolare: l'artiglio della tigre.
Stile nato intorno al 1700 d.C. in Cina, esso rappresenta uno dei metodi di difesa personale più semplici e al contempo pericolosi attualmente esistente.

L'artiglio della tigre adotta molte forme.

Si pratica con tutte le dita separate, in tensione e parzialmente ricurve.

I metodi di applicazione sono:

la penetrazione, la percussione, il taglio, il graffio la lacerazione.

 Le angolazioni basilari d'esecuzioni sono quella verticale, quella orizzontale, verso l'alto, sopra la testa, da sotto e da dietro.



Gli obiettivi principali sono: la faccia, l'interno coscia e una grande varietà di gruppi muscolari.



L'artiglio non richiede molta precisione come altre tecniche di dita, e lascia un maggior margine d'errore, in quanto la superficie di contatto è più ampia.

Quando lo si applica al volto, generalmente lo coprono tutto colpendo in svariati punti, e ciò obbliga l'avversario a chiudere gli occhi, rimanendo disorientato.

La sua mente rimane comunque per un istante disorientata a causa del colpo subito, mentre noi possiamo continuare il nostro attacco con le altre armi.



I differenti sistemi di Arti Marziali cinesi hanno sviluppato l'uso delle tecniche dell'artiglio.



Le diverse modalità delle tecniche dell'artiglio:

Una tecnica come questa applicata con penetrazione o con percussione ha un effetto simile ad un colpo con il palmo della mano, e "l'azione di graffio" lascia il segno delle dita su tutto il volto.

La lacerazione è la stessa cosa, ad eccezione del fatto che include un azione di presa della carne nel movimento.

L'azione di lacerazione trasforma questo movimento in un incrocio tra la penetrazione, la presa ed il colpo agli occhi, e rappresenta un esempio della versatilità di queste tecniche.

La tecnica del "pizzicare" colpisce per poi afferrare e strizzare la parte attaccata, e questa mossa si applica agli organi genitali e ad alcuni gruppi muscolari.

Un individuo con mani forti può afferrare e danneggiare i muscoli pettorali dopo aver colpito, e questo è un altro esempio del concetto di "fattore doppio".